2,7 milioni di metri cubi di biometano all’anno, sufficienti a soddisfare la domanda di energia per il riscaldamento di 3.000 famiglie (circa 10.000 persone). ZeroC, la società interamente pubblica nata per sostenere la transizione verso l’economia circolare del territorio della Città metropolitana di Milano, ha concluso l’allacciamento alla rete gas di Unareti, completando il processo di economia circolare che consente di trasformare in bioenergia le oltre 30mila tonnellate di rifiuti umidi trattati ogni anno.
L’allacciamento alla rete pubblica per la distribuzione del gas naturale è l’ultimo passo del processo di valorizzazione dei rifiuti organici raccolti nei Comuni di Cinisello Balsamo, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni (a cui presto si aggiungeranno anche Cologno Monzese e Cormano). In questo modo, l’impianto di ZeroC contribuirà a oltre il 10% dei consumi di gas di Sesto S. Giovanni.
La BioPiattaforma di ZeroC prevede infatti due linee di trattamento dei rifiuti: una dedicata ai fanghi di depurazione, per ottenere calore, energia elettrica e fertilizzanti a partire dai fanghi di scarto dalla depurazione delle acque, che verrà avviata nel 2024, e una dedicata alla FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani), già operativa, che consente di trasformare i rifiuti organici in energia pulita, rinnovabile e letteralmente a km 0.
L’impianto conferisce il biometano direttamente nella rete gas a bassa pressione gestita da Unareti (società del Gruppo A2A che opera nel settore della distribuzione di energia elettrica e di gas naturale in alcuni importanti Comuni lombardi e anche nel Comune di Sesto S. Giovanni, parte dell’ATEM Milano 1) tramite un impianto di immissione che è stato oggetto di una messa a punto congiunta. Si tratta quindi di un importante contributo non soltanto per soddisfare una quota dei consumi energetici dei cittadini residenti, ma anche per la transizione green del territorio.
Il biometano è una fonte energetica rinnovabile e sostenibile, perché prodotto a partire da materiali di scarto continuamente prodotti nel corso della normale attività umana. Questi materiali, se valorizzati, evitano di disperdere nell’atmosfera CO2 e vengono trasformati in prodotti ad alto valore aggiunto (compost e biometano, appunto), incrementando la sostenibilità dell’intero ciclo. Il biometano così ottenuto si presta a qualsiasi tipo di utilizzo (trasporti, industria, generazione elettrica), e impiega le tradizionali strutture per lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione del gas naturale.
Il processo di economia circolare della BioPiattaforma gestita da ZeroC si inserisce nel piano d’azione adottato dalla Commissione Europea nel 2020 da cui prende il via il progetto CIRCULAR BIOCARBON, che prevede lo sviluppo di bioraffinerie capaci di gestire in modo innovativo FORSU e fanghi di depurazione. Il progetto ha coinvolto 11 partner di cinque Paesi europei (Spagna, Italia, Danimarca, Francia e Germania) ed è stato sostenuto dal Programma Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito della Call “BBI2020.SO1.F1 – Valorise the organic fraction of municipal solid waste through an integrated biorefinery at commercial level”.
L’allacciamento alla rete pubblica di distribuzione del gas naturale si inserisce nell’ambito del Piano di Sviluppo della rete di distribuzione dell’ATEM Milano 1 e, in coerenza con quanto presentato nell’offerta di gara, è stato realizzato gratuitamente da Unareti. La società, unendo le forze con ZEROC, ha reso possibile l’immissione in rete di green-gas già dal 2023.
Tale approccio, volto ad accelerare la decarbonizzazione e lo sviluppo di fonti energetiche green, è al centro delle politiche di sostenibilità di tutte le Società del Gruppo A2A, fra le prime aziende ad aver definito una politica ispirata ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Per contribuire alla crescita sostenibile del Paese, la Life Company ha definito un Piano strategico decennale che prevede investimenti per 16 miliardi di euro dedicati all’economica circolare e alla transizione energetica.