La simbiosi tra l'attuale termovalorizzatore e il depuratore, che già è dotato di 2 biodigestori, permetterà di convertire l'area, situata in via Manin a Sesto San Giovanni, in un polo green e altamente innovativo, unico in Italia.
La nuova struttura prevedrà due linee produttive: la prima dedicata al trattamento dei fanghi derivanti dalla depurazione delle acque; la seconda di digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti umidi (FORSU) gestiti da ZeroC.
Termovalorizzazione dei fanghi: i fanghi di scarto dalla depurazione delle acque vengono trasformati in calore, energia elettrica e fertilizzanti.
L'impianto per il trattamento dei fanghi valorizzerà 65.000 tonnellate/anno di fanghi umidi pari a 14.100 tonnellate/ anno di fanghi essiccati, interamente prodotti dai depuratori di Gruppo CAP. In questo modo saranno generati 11.120 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e sarà recuperato fosforo come fertilizzante.
I fanghi sono il prodotto di scarto dell'attività di depurazione, in questo modo il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante.
Trasformazione dei rifiuti urbani umidi in biometano.
La linea di trattamento della FORSU tratterà 30.000 tonnellate/anno di rifiuti umidi (FORSU) per la produzione di biometano. Al momento l'impianto tratterà la FORSU proveniente dai comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate, Sesto San Giovanni
L'impianto sarà carbon neutral e cioè a zero emissioni di C02 di origine fossile.
È prevista una riduzione media delle emissioni (Nox, polveri, Tpc, Co, Hci So2. Nh3) e una diminuzione dei fumi di circa l'80%.
L'energia prodotta dal trattamento dei rifiuti (fanghi e FORSU) sarà totalmente green, nell'ottica di un'economia circolare:
Il percorso che porta alla realizzazione della nuova piattaforma fonda le basi sul confronto tra gli stakeholder. Iniziato nel 2016, il processo di coinvolgimento ha preso il via con la discussione tra le realtà industriali proponenti e i 6 Comuni coinvolti, che hanno deciso di affiancare al percorso tradizionale istituzionale il processo partecipativo BioPiattaformaLab per coinvolgere la società civile e quei soggetti non coinvolti nell'istruttoria (comitati, associazioni, sindacati ecc.).
Gruppo CAP è la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato (acqua potabile, depurazione acque e gestione della rete fognaria) della Città Metropolitana di Milano. Fornisce acqua potabile a 2,5 milioni di abitanti.
ZeroC è la società pubblica nata per gestire la BioPiattaforma, impianto green e a zero emissioni di CO2 di origine fossile, e specializzata nel management di impianti avanzati di economia circolare. Soci di ZeroC sono Gruppo CAP e i Comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni.
Comune di Cinisello Balsamo
Città di Cologno Monzese
Comune di Cormano
Città di Pioltello
Città di Segrate
Città di Sesto San Giovanni
Partecipano al progetto, tra gli altri, l'Università di Bicocca, Rse Ricerca Sistema Energetico, Cnr-IIA Istituto per l'inquinamento energetico, Innoven for the environment (Università di Verona), Politecnico di Milano.
Il RAB BioPiattaforma è il Consiglio Consultivo della Comunità locale espressamente richiesto dai cittadini durante il percorso partecipativo BiopiattaformaLab ed è operativo da settembre 2020. Il suo compito è quello di monitorare e controllare l'attività e l'impatto ambientale della Biopiattaforma. Le associazioni del territorio sono protagoniste del RAB, insieme alle aziende che promuovono il progetto e alle amministrazioni coinvolte".
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